Tuscia Tour e la Tuscia prende tutto un altro gusto, carissimi Tuscialovers. Sono stati due mesi intensi e tusciosissimi in cui abbiamo vissuto Viterbo e le sue bellezze come mai avevamo fatto prima. Insieme ai nostri fedeli compagni di viaggio, Confartigianato Viterbo e la Proloco Viterbo, ci siamo tuffati nella storia, nei misteri e nelle bellezze di Viterbo con i nostri tour tusciosi.
Tutto questo lo abbiamo fatto con voi, Tuscialovers tusciosi, perché siete stati voi gli attori principali di ogni singolo evento. Pertanto, è proprio il caso di dire che quando il sogno della Tuscia incontra la passione e l’amore sconfinato regala emozioni fortissime che ti entrano così tanto nel cuore che te le porterai dietro per tutta la vita.
E infatti è esattamente dal cuore di Viterbo, ovvero Pianoscarano, che siamo partiti per la nostra tusciosa avventura. Il 13 febbraio, nel centro nevralgico della viterbesità più autentica, ci siamo fatti travolgere dalle chiese, dai lavatoi, dalle fontane e dalla gente del quartiere che ci hanno accolti e cullati in questo luogo incantato. Il primo Tuscia Tour non si scorda mai e come dimenticare la degustazione al Frantoio… , realtà storica e che al suo interno ha delle vere e proprie reliquie storiche che solo nella nostra Viterbo potete trovare.
Non temete, amici Tuscialovers, perché ci torneremo, è una promessa che vi facciamo!
Rotto il ghiaccio e l’ansia della prima volta, ci siamo spostati nel Principato delle Hills, San Martino al Cimino. Qui il sapore della scoperta storica ha sfogato tutta la sua potenza. Perché? Non lo direste mai, e lo sconcerto dei turisti ce lo ha confermato, ma questo posto è stato palcoscenico di intrighi, vicende e aneddoti che farebbero invidia alle città più note dell’immaginario collettivo.
Appuntatevi questo nome: Olimpia Maidalchini, meglio conosciuta come Donna Olimpia e soprannominata “La Pimpaccia”. Una donna al centro dell’attenzione e delle vicissitudini che hanno reso questo borgo viterbese così affascinante e bello. L’abbazia cistercense ne è un’espressione magnifica e calzante. Oh, se potessimo tornare indietro nel tempo e rivivere questo tour con voi lo faremmo all’istante! Eravamo tantissimi ed è proprio da questo momento che sono nate le prime amicizie tra noi e voi, Tuscialovers.
Da questo giorno in poi noi, voi e la Tuscia siamo diventati una cosa soltanto.
Il tempo vola quando si vive la Tuscia ed eccoci al 6 marzo, data del terzo Tuscia Tour. Un tour particolare, dove l’ospite d’eccezione è stato niente meno che il sommo poeta d’Italia, ma che diciamo del mondo suvvia, Dante Alighieri. Dante e Viterbo hanno un legame che possiamo definire affettivo e contemporaneamente letterario: nel Canto XII dell’Inferno della Divina Commedia viene riportato l’episodio della morte di Enrico di Cornovaglia nella chiesa di San Silvestro, ora chiesa del Gesù. Nella domenica che augura marzo, mese dell’avvento della primavera, abbiamo attraversato le vie del centro medievale più grande d’Europa e di come Viterbo fu la sede di avvenimenti significativi come l’elezione di Papa Giovanni XXI, ossia l’unico pontefice che Dante manda in Paradiso.
Scongiurate le idi di marzo, siamo arrivati carichissimi al quarto Tuscia Tour di domenica 20 marzo che ci ha visto confrontarci con la prima escursione di trekking per le campagne viterbesi. Vestiti a pennello per una gita rustica e all’aria aperta più che mai, abbiamo invaso con la nostra onda tusciosa di Tuscialovers i campi e i sentieri di Castel d’Asso e la Via Francigena. A fare da sfondo e guida spirituale è stato il passato etrusco della nostra comunità, con le sue tombe, le sue avventure inimitabili e i suoi panorami bucolici. Ma anche le sue torri medievali e i corsi d’acqua che la Borgogna ci invidia ci hanno avvolto tusciosamente.
E se una gita dalle atmosfere campagnole doveva essere non poteva di certo mancare una pausa pranzo di tal fatta. Tra un brindisi, una risata e un abbraccio abbiamo gustato gli hamburger tusciosissimi dei nostri simpatici amici della “Madia del Cardinale” che ci hanno raggiunto con il loro apetto e deliziato con la loro cucina. Ah, dolci Tuscialovers! I timori e le paure degli anni della pandemia sembrano un lontano ricordo ormai, perché tutto questo che vi stiamo raccontando è pieno di sensazioni che più umane e vive non si può.
Passato marzo è arrivato aprile e con lui il Tuscia Tour che ci ha portato a Bagnaia, a Villa Lante, al birrificio Turan, rigorosamente made in Tuscia, e al complesso monumentale della Basilica della “La Quercia”.
Una domenica caratterizzata da un sole alto e da un vento che abbiamo combattuto insieme: eravamo così tanti che il nostro calore e la nostra energia hanno fatto da scudo ai piccoli disagi climatici. Piccola nota vanitosa, concedeteci questo vezzo siate magnanimi: eravamo talmente numerosi che la direzione di Villa Lante ha dovuto emettere un decreto speciale per poterci ospitare.
Che dire, siete TUSCIOSISSIMI!
Ricapitolando, senza annoiarvi oltremodo, dal borgo di Bagnaia, passando per la maestosità di Villa Lante e brindando a suon di birra e tramezzini nel birrificio Turan siamo arrivati alla Basilica di Santa Maria della Quercia dove il parroco ci ha aperto il dietro le quinte della medesima e abbiamo avuto il privilegio di vedere posti di solito inaccessibili. Stanchi ma con l’anima piena di Tuscialove siamo tornati a casa con il sorriso a 32 denti.
Ed eccoci arrivati al penultimo atto. Domenica 24 aprile. Siamo tornati in downtown e abbiamo raccontato e ammirato quella che noi siamo soliti chiamare la Manhattan dell’antichità. Eh si Tuscialovers, Viterbo può vantare di avere ben 197 torri.
Una roba super tusciosa!
Tra le torri e le vie del centro storico abbiamo scoperto che la mitica storia della nostra amata città è contornata di scene e avvenimenti da rimanere a bocca aperta. Leggendo i testi antichi e delle Riforme dei Priori e attingendo dagli statuti comunali, abbiamo scoperto tantissimo sulla manutenzione e costruzione delle torri viterbesi.
Se state pensando che l’avventura sia finita qui vi state sbagliando Tuscialovers. Noi abbiamo ancora tanta voglia di farvi scoprire la Tuscia, incontaminata, selvaggia e accogliente come solo lei sa essere. E quindi, non vi allontanate troppo perché stanno arrivando delle nuove tusciose avventure tutte per voi. Vi aspettiamo, perché noi ormai non possiamo più vivere la Tuscia senza di voi.
Pronti per invadere la Tuscia all together?
